“L’ascolto che ci è richiesto all’inizio del Cammino sinodale non è un gesto strategico né un pro forma. Si tratta di una tappa ecclesiale imprescindibile, alla luce della natura della Chiesa come popolo di Dio”. Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che nella sua introduzione all’Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 25 novembre, e alla quale partecipa anche Mons. Marco Tasca, ha fatto notare che “il discernimento parte già dall’ascolto, se quest’ultimo è libero, sincero e costruttivo”. “Dio ascolta e, sulla base di quello che ha ascoltato, interviene”, il riferimento alle Scritture: “Il Dio della Bibbia rivela la capacità di un ascolto empatico verso i suoi, al punto da cambiare atteggiamento e muoversi per andare loro incontro”. In questa prospettiva, secondo il presidente della Cei, il cammino sinodale è “una grande occasione di crescita non solo per noi pastori, ma per la Chiesa nel suo complesso. Si tratta di modificare la direzione del pensiero: non c’è più chi parla soltanto e chi ascolta soltanto; tutti siamo in ascolto gli uni degli altri, e soprattutto in ascolto dello Spirito. Tutti siamo in cammino di crescita. Quella dell’ascolto non è una dinamica unidirezionale, ma un metodo ecclesiale per progredire insieme nella fedeltà al Vangelo oggi. È un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare. Popolo fedele, Collegio episcopale, vescovo di Roma: l’uno in ascolto degli altri; e tutti in ascolto dello Spirito Santo”. Il sinodo, dunque, come “opportunità da non perdere per porre le basi di un ascolto dello Spirito e di tutte le voci della Chiesa. Nessuno è esclusivamente docente e nessuno è esclusivamente discente: ci si ascolta, si impara e si cresce insieme”.
IN ALLEGATO IL TESTO INTEGRALE DELL’ INTRODUZIONE DEL CARD. BASSETTI