Più di cinquecento persone hanno partecipato domenica 19 aprile alla prima convocazione zonale per le famiglie al Santuario di Gesù Bambino di Arenzano. L'incontro ha interessato i vicariati del Ponente: Cornigliano – Sestri Ponente – Pegli – Prà Voltri Arenzano.
Una giornata di incontro e condivisione: in mattinata gli stand per momenti di riflessione comunitaria sulle sei sfide indicate dalla diocesi: educazione affettiva dei bambini e degli adolescenti; preparazione dei fidanzati al matrimonio; sostegno alle coppie in crisi; impegno sociale in famiglia; sostegno alle persone separate; aiuto alle famiglie in difficoltà economica.
Al pomeriggio è stata presentata la bozza del documento 'Bussola della Famiglia', che sarà pronto definitivamente in autunno, al termine delle convocazioni zonali. Quindi l'incontro con l'Arcivescovo cui sono stati presentati i frutti del alvoro della mattinata.
Il Cardinale Bagnasco ha ascoltato con attenzione e gratitudine definendo questa giornata una esperienza di Chiesa, in cui insieme si lavora per il bene di tutti e invitando soprattutto a non scoraggiarsi mai: i problemi della famiglia sono tanti e sistematico è l'attacco contro di essa che viene fatto continuamente, per scardinarne la naturalità e la centralità. Sono temi che ritornano continuamente anche a livello europeo. La diocesi è in cammino e ascoltare le riflessioni di tutti a livello zonale è la strada da compiere per cercare insieme soluzioni e nuove prospettive.
“Il Signore dona questo tempo in cui siamo immersi e siamo chiamati a viverlo 'senza nostalgie e senza recriminazioni': così ha detto l'Arcivescovo nell'omelia della Messa che ha celebrato subito dopo, intorno alle ore 16, nel Santuario. Il Cardinale Bagnasco ha quindi invitato a riflettere sulla dimensione trinitaria della famiglia: “La famiglia non è soltanto piccola Chiesa, chiesa domestica, come ci ha ricordato il Concilio, ma è espressione della Trinità, è una realtà trinitaria che mette in evidenza a dà volto a quella circolazione feconda e fedele del Padre che si specchia nel figlio. La Trinità è il nostro principio, da lì proveniamo: deve essere quindi il criterio del nsotro vivere quotidiano. Per vivere all'altezza di questa vocazione il Signore ha istituito il sacramento del matrimonio. Come il battesimo configura misteriosamente a Cristo e ci dona la grazia per vivere da figli, così il matrimonio configura a Cristo sposo dell'umanità e della Chiesa e dona una grazia particolare per vivere questa realtà nuova, impegnativa come tutte le cose belle. Ma il Signore non lascia soli e dona la grazia particoalre che dà solo agli sposi. Quindi sposi, usate questa grazia il più possibile! Vi è stato dato un don, ma anche un diritto: quello di essere accompagnati e sostenuti, per vivere questa consacrazione a Cristo sposo della Chiesa e dell'umanità nell'amore”.
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