Lourdes pellegrinaggio giovane: la testimonianza dell’OFTAL

Non è uno stanco rituale che si ripete ogni anno, è una magnifica esperienza di fede e di carità vissuta che anche quest'anno il Signore e la sua Santissima Mamma hanno donato a 330 persone partite da Genova (chi in pullman chi in aereo) e giunte pellegrine a Lourdes lo scorso 28 giugno. Il pellegrinaggio, che in questo periodo l'Oftal organizza ogni anno, ha visto la presenza graditissima e preziosa del nostro Cardinale Arcivescovo, che è stato sempre presente accanto ai pellegrini ammalati e sani, giovani e meno giovani, con una affabilità e disponibilità di cui tutti gli siamo riconoscenti, come gli siamo molto grati per le bellissime meditazioni che ci ha proposto nelle varie celebrazioni e negli incontri, meditazioni che ci hanno aiutato a vivere meglio la realtà del pellegrinaggio e a coglierne gli innumerevoli spunti preziosi per la vita cristiana di tutti.

Quest'anno per esplicito desiderio dell'Arcivescovo si è realizzata una piena collaborazione fra Oftal e Centro di Pastorale giovanile per dare possibilità a ragazzi e ragazze dai 15 ai 18 anni di fare l'esperienza estremamente educativa del servizio a fratelli e sorelle sofferenti in quello splendido contesto di fede e di preghiera che è Lourdes. Una sessantina di giovani guidati da Mons. Nicolò Anselmi e da alcuni altri sacerdoti, hanno svolto il loro servizio con gioia e impegno, con legittima soddisfazione loro e con altrettanta soddisfazione da parte dei malati che hanno avuto, oltre che le cure esperte e amorevoli del personale di più antico servizio, anche le attenzioni di tanti giovanissimi che hanno dato loro il dono del loro entusiasmo e della loro allegria. Ancora una volta chi è stato più attento e partecipe ha potuto cogliere quello che è il messaggio di Lourdes: nella vita di ciascuno la preghiera può riprendere il suo posto necessario per una vera crescita nella fede; l'immergersi maggiormente nella preghiera non può non risvegliare un profondo desiderio di conversione per una vita più coerente col Vangelo (e quest'anno siamo stati aiutati dal tema pastorale del 2014 “La gioia della conversione”); ma la conversione non si realizza se manca la carità; ed ecco allora l'importanza del servizio, visto come attenzione all'altro, malato o sano che sia, contemplando nell'altro l'immagine di Gesù, quindi non semplice filantropia ma carità vera e profonda! Mi auguro che tutto questo sia stato recepito da tutti, pellegrini sani e ammalati, membri del personale adulti e giovani, dai laici come dalle religiose, come da noi sacerdoti: è veramente un messaggio ricchissimo, un vero programma di vita cristiana! Mi è caro aggiungere ancora una parola sul magnifico “senso di Chiesa” che si vive a Lourdes: c'è veramente e si tocca con mano l'universalità della Chiesa! Da tutti i più remoti angoli della Terra, accomunati dalla stessa Fede e dallo stesso amore alla Santissima Vergine, si vedono giungere innumerevoli pellegrini. E poi c'è un linguaggio universale che accomuna tutti: il dolore, non disperato ma fiducioso che non conosce differenze di razze o di lingue, e si fa presente dinnanzi a Maria con la dolce speranza di trovare conforto per proseguire la propria prova quotidiana! Quest'anno abbiamo avuto la fortuna di essere a Lourdes domenica 29 giugno, e quindi abbiamo potuto partecipare alla solenne Messa Internazionale nella Basilica di San Pio X in onore degli apostoli Pietro e Paolo, e in vicinanza affettuosa e devota al nostro amatissimo Papa Francesco, per cui l'immensa assemblea ha pregato ad una voce! E folla immensa e cosmopolita c'è stata anche la sera della nostra partecipazione alla fiaccolata: veramente la Chiesa universale! Concludo con un doveroso ringraziamento all'Oftal che anche quest'anno con grande impegno ha organizzato e gestito il tutto. A tutti coloro che si sono dati da fare perché tutto andasse per il meglio, il grazie sincero di tutti!

Mons. Sergio Galletti

delegato dell'Arcivescovo per l'Oftal

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