Migliaia di fedeli per la celebrazione di San Giovanni Battista

Migliaia di fedeli si sono dati appuntamento martedì 24 giugno in occasione delle celebrazioni in onore di San Giovanni Battista, presiedute dal Card. Angelo Bagnasco.

La processione, che ha avuto inizio alle ore 17.00 dalla Cattedrale di S. Lorenzo, ha visto la partecipazione di autorità civili, fra cui, il Sindaco di Genova, Marco Doria, rappresentanti delle forze dell’ordine, sodalizi laici, confraternite, associazioni di volontario in accompagnamento agli ammalati (Unitalsi, Oftal, AVO) e numerosi sacerdoti della Diocesi genovese. Hanno partecipato eccezionalmente i rappresentanti della comunità ortodossa romena nelle persona di Mons. Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, insieme ai decani delle comunità di Milano, Torino, Padova e di Genova. Al seguito una nutrita presenza di fedeli della comunità romena. Assiepati lungo le ali di di Via S. Lorenzo, i fedeli hanno simbolicamente abbracciato il Card. Angelo Bagnasco sino al Porto Antico per l’attesa benedizione alla mare e alla città di Genova. In chiusura della solennità di San Giovanni Battista il Card. Bagnasco ha invitato a guardare alla figura del Santo patrono della Diocesi e della città di Genova, le cui reliquie “ sono il segno di una persona di famiglia che fa parte della nostra storia fatta di tradizioni, di sensibilità e di cultura. Una storia – ha proseguito il Cardinale – che ci ha dato un’identità e un volto”. Forte il richiamo alle radici religiose “ che ricordano quanto l’uomo non sia solo ammasso di materia, anche di spirito, e che l’esistenza terrena è una navigazione verso la spiaggia del Cielo”. Il senso dell’appartenenza, di cui tanti hanno paura, nel vago e insensato timore di perdere la libertà, è la cultura dove l’uomo nasce e cresce, ciò che radica, che va sentire meno soli e meno estranei. “La società quando taglia le proprie radici spirituali e culturali – ha proseguito il Card. Bagnasco – perde il volto e diventa debole anche nell’incontro e nel dialogo”. La società è forte quando ha il coraggio di dire la verità, come ha fatto il Battista, senza cedere a luoghi comuni, senza allinearsi ai padroni di turno, se questi deragliano dal bene comune e dalla giustizia. “Cari amici, non dobbiamo temere i cattivi esempi, ne permettere che uccidiamo la fiducia negli altri: vivere assieme, sognare il futuro assieme, è possibile”.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutti i presenti con l’invito ad aprire il cuore e l’animo all’azione di Maria Santissima.

 

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