25 dicembre 2012
La vita di ognuno ha luci e ombre: sono le gioie e i dolori che si alternano nel corso dell’esistenza. Con le gioie, sperimentiamo affetti fragili, fedeltà deluse, aspettative non realizzate, sogni infranti. E insieme, le ruvidità delle vita, i colpi improvvisi, il calo delle energie preludio del grande finale del tempo. Esiste una possibilità di luce in questo groviglio da cui nessuno può sfuggire?
E poi ci sono le notti della ragione che, nella ricerca appassionata della verità circa l’uomo e la natura, a volte incespica, un po’ perché l’errore fa parte delle cose, e un po’ per presunzione fino a costruire ideologie e menzogne che vanno contro l’uomo e il suo bene. Si potrà trovare una strada non tanto perché la ragione scientifica non sbagli mai, ma perché non perda di vista il centro e il criterio di ogni ricerca: la persona nella sua dignità garantita solo da Dio?
Ma vi sono anche le notti dell’anima, quelle che non di rado si rivelano più pungenti e dolorose: il dubbio sul bene e sul male morale, l’incertezza sulla strada da prendere; l’aridità della fede e della preghiera; la vergogna per le proprie meschinità; a volte la segreta delusione di noi stessi. Sono ferite che hanno il potere di gettarci nel buio dove nulla più si distingue e dove l’anima piegata invoca la luce.
E la luce c’è! Si è accesa sulla terra in una notte antica e non si è più spenta: umile come una mangiatoia, sconfigge le nostre presunzioni; povera come un presepe, arricchisce le nostra miseria; debole e bisognosa di tutto, infonde una forza sconosciuta; rifiutata dalle tenebre del male, accoglie e perdona; indifesa, ci ridona la speranza; fragile, ci restituisce la vita. E’ Lui la luce vera che viene nel mondo: Cristo Gesù! Egli è il Figlio del Dio vivente, il Rivelatore del Dio invisibile. Egli è il Maestro dell’umanità, il Redentore. Egli è il Centro della storia del mondo, la Meta del nostro cammino. E’ Colui che ci conosce e ci ama, il Compagno e l’Amico della nostra vita. E’ Colui che deve venire e che deve, un giorno, essere il nostro Giudice e, noi lo speriamo, la pienezza eterna della nostra gioia…Non finiremmo mai di parlare di Lui: Egli è il Pane, la Fonte dell’acqua viva per la nostra fame e la nostra sete…Gesù Cristo, il nostro luminoso Destino! Nel volto di Cristo noi possiamo contemplare il volto del Padre ma anche il nostro volto – chi siamo -, il volto dell’uomo che ogni giorno dobbiamo scoprire ed amare.
Cari Amici, il giorno di Natale tramonta, ma la Luce non si spegne: lasciamola brillare nel nostro cuore, ardere nella lampada della nostra fede, perché illumini umilmente le nostre famiglie, i luoghi di vita, le gioie e le sofferenze, perché illumini il mondo.