Grande adesione alla ’24 ore per il Signore’: 59 confessori, 22 catechesi, tanti fedeli in preghiera

Qualche preoccupazione – è inutile nasconderlo – c’era. E invece la ’24 ore per il Signore’, proposta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Muova Evangelizzazione e approvata dal Santo Padre, che a Roma in San Pietro ha presieduto l’inizio di essa, è stata una splendida esperienza di preghiera e di riconciliazione con il Signore.

Per la diocesi di Genova il Cardinale Arcivescovo ha scelto come sede per questa iniziativa la Chiesa di Santa Marta, da tutti conosciuta nella zona del centro città tra via Roma e Piazza Corvetto. Per 24 ore questa chiesa è stato il cuore palpitante della Chiesa che è in Genova e questo cuore ha pulsato in magnifica comunione di fede, di preghiera e di riconciliazione col vicario di Cristo e con l’intera Chiesa cattolica sparsa nel mondo! Basterebbe questa constatazione per affermare che chi l’ha avuto, ha avuto una bellissima idea. Ma poi tanti altri motivi ci fanno ringraziare il Signore. Per 24 ore di seguito è stato esposto all’Adorazione dei fedeli Gesù vivo e vero nel Santissimo Sacramento dell’Altare ed è stata moltissima la gente che in certe ore più, in certe ore meno, è comunque venuta a pregare e si è preoccupata di non lasciare mai Gesù da solo: anzi, anche nel cuore della notte c’è stata gente ad adorare!

Nel vicariato di Genova centro ovest del quale fa parte la Chiesa di Santa Marta si è costituita una commissione mista (preti, suore, laici) che ha lavorato egregiamente e ha studiato tutti i possibili problemi e li ha risolti brillantemente: si è allargato a macchia d’olio con tutti i mezzi possibili l’invito cordiale ma determinato ai sacerdoti della diocesi perché si prenotassero per i turni delle confessioni e per le catechesi brevi, ma programmate all’inizio di ogni ora.

Così pure sono state raggiunte le comunità religiosi maschili e femminili (non tuttw perché è mancato il tempo, ma una parte considerevole) perché si preoccupassero di fare presenza orante in Chiesa. Sono stati invitati i gruppi ecclesiali, i movimenti, le associazioni perché si facessero carico di una animazione della preghiera in maniera discreta ma significativa.

Ringrazio il Signore che c’è stata una risposta entusiasta e consistente e ovviamente ringrazio i membri della Commissione Vicariale preparatoria e tutti coloro che – sacerdoti diocesani e religiosi, religiose, gruppi-movimenti-associazioni laicali e i moltissimi singoli fedeli che hanno risposto positivamente a tanti reiterati inviti! Un po’ di numeri: 49 confessori si sono prenotati coprendo per intero tutte le ore del giorno e della notte (alcuni hanno fatto turni da 4 ore, alcuni da 3, molti da due ore). Inoltre, ci sono stati altri 10 preti (quelli di cui mi sono accorto) che senza essersi prenotati, sono venuti negli orari più diversi e sono stati preziosissimi. Quindi in tutto 59 confessori che hanno accolto con grande cordialità e bontà tutti i penitenti, fra i quali molti di loro che si sono confessati dai confratelli, mescolati tra i fedeli stessi; 22 catechesi che sono state svolte all’inizio di ogni ora, brevemente ma sempre in maniera significativa; 14 tra comunità religiose, associazioni, movimenti, gruppi e altri che hanno animato la preghiera.

Ringrazio i canonici delle Vigne che sabato mattina per la Ufficiatura si sono spostati nella Basilica di S. Marta; le suore e le novizie della P.O.R.A., le suore e le novizie del Monte Calvario, le Suore Filippine, le Suore dell’U.S.M.I.; gli studenti carmelitani di S. Anna; i membri dell’ordine francescano secolare; i carissimi laici e laiche di Comunione e Liberazione, Comunione e Servizio/Nuovi Orizzonti, Gruppo Magnificat, Gruppo Vigne, Comunità S. Egidio, Rinnovamento nello Spirito, O.F.T.A.L. Spero di non dimenticare nessuno! E poi ringrazio i moltissimi fedeli che hanno partecipato alle due S. Messe dell’Arcivescovo e che hanno pregato tantissimo in queste 24 ore (addirittura c’è stato chi ha passato l’intera notte in preghiera!). Non aggiungo altro. Mi limito soltanto a ringraziare il Signore che ha ispirato e guidato questa esperienza. E poi ringrazio con sincera commozione il Cardinale Arcivescovo che ha scelto per la diocesi di Genova Santa Marta: Grazie, Eminenza!

Don Sergio Galletti, rettore S. Marta

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