L’Arcivescovo ai rappresentanti delle scuole cattoliche: “Coinvolgete le famiglie nel campo educativo”

Si è svolto mercoledì 26 febbraio presso l’Istituto delle Suore Immacolatine in Piazza Paolo Da Novi l’incontro dei dirigenti delle scuole paritarie appartenenti alla Fidae (Federazioni Istituti di Attività Educative) e alla Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) con il Cardinale Angelo Bagnasco

In apertura Padre Giuseppe Oddone, Presidente della Fidae, ha introdotto l’incontro sottolineando quanto sia importante la presenza della scuola cattolica e quanto essa abbia bisogno di sentirsi amata e accolta anche all’interno della chiesa locale con un appoggio morale e concreto. 

Angela Galasso, Presidente della Fism, nel suo indirizzo di saluto ha sottolineato che in Diocesi sono presenti oltre 70 scuole appartenenti alla Federazione. “Sul territorio – ha detto – garantiamo un terzo della offerta formativa”. 

Il Cardinale Arcivescovo, prendendo la parola, ha ricordato che il cammino che la chiesa italiana ha scelto di percorrere nel decennio 2010/2020 è quello della sfida educativa e che la Diocesi di Genova, finora, ha declinato questo percorso in termini semplici e concreti vivendo l’anno dedicato agli adolescenti, l’Anno della Fede in comunione con tutta la chiesa italiana e, ora i due anni dedicati alla famiglia.

Il Cardinale ha ricordato poi che nell’evento nazionale del prossimo 10 maggio, il fulcro su cui si dovrà puntare l’attenzione saranno proprio la famiglia, l’educazione e la scuola. La scuola è a servizio della famiglia, “la quale – ha detto Bagnasco – ha il compito insostituibile per diritto naturale di  educare i figli”. 

I dirigenti scolastici, durante il dibattito che si è aperto subito dopo, hanno manifestato la necessità di arrivare a una maggiore sinergia tra scuole, in modo da fare ‘rete’, e sentirsi maggiormente scuole diocesane in comunione con il proprio Vescovo. 

L’Arcivescovo, in conclusione, accogliendo positivamente le idee emerse, ha invitato i dirigenti scolastici a proseguire sulla strada dell’impegno nel campo educativo e nel coinvolgimento della famiglie, “perché – ha concluso – è risaputo che la scuola cattolica é patrimonio per il Paese e, essendo in prima linea nell’azione educativa dei ragazzi e dei giovani, più delle altre deve coinvolgere  le famiglie per essere maggiormente e pienamente a loro servizio”.

 

 

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