Si tratta di un anno particolarissimo per Genova, colpita al cuore dal crollo del Ponte Morandi.
“Auguro che il Natale – ha detto l’Arcivescovo – sia un momento in cui le famiglie possano trovarsi davanti al presepe per ascoltare ciò che quest’anno Gesù Bambino ha da dire alla nostra città e ai genovesi”.
Tutti, soprattutto dopo quel tragico evento, abbiamo in particolar modo bisogno di serenità, serenità che, secondo l’Arcivescovo, pone le sue radici nella verità della vita, nel coraggio, nell’impegno, nella fiducia.
A Genova, il Card. Bagnasco ha augurato di mantenere quello spirito di unità e coesione “che dopo la tragedia del Ponte Morandi abbiamo visto sprigionarsi a tutti i livelli. E’ questo il dono più grande che la città possa desiderare per sé”.
Il pensiero dell’Arcivescovo va anche alle vittime di questa sciagura, ai familiari, agli sfollati, agli esercenti e alle imprese della zona interessata dal crollo: “La vicinanza della Chiesa è grande”.
A questo proposito il Cardinale celebrerà la S. Messa a San Bartolomeo della Certosa alle 11 del giorno di Natale, per portare il sostegno della Diocesi a tutte le famiglie e le persone della zona che più di ogni altra, in città, ha vissuto da vicino la tragedia del Morandi.
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