S. Giovanni, fonte di nuova energia spirituale

Sabato 24 giugno Genova ha ricordato con grandissima partecipazione la solennità di San Giovanni Battista. Il Card. Angelo Bagnasco ha celebrato al mattino la S. Messa Pontificale in San Lorenzo alle ore 10.30, preceduta dalla recita dell'Ora Terza, nella Cappella di San Giovanni Battista. 
Sono stati molti i fedeli che si sono radunati intorno all'arca del Santo Patrono, esposta al culto e al suffragio in San Lorenzo. Moltissimi, al termine della funzione solenne, si sono avvicinati all'urna con le ceneri del Santo per venerarlo e rivolgere una preghiera personale.
Nell’omelia della celebrazione il Cardinale ha sottolineato l’esigenza, nel mondo contemporaneo, di ritornare alle sorgenti della vita cristiana: San Giovanni Battista, il precursore, è la figura cui fare riferimento.
“La sua testimonianza – ha detto l’Arcivescovo – non finisce di parlare al mondo”, anche al mondo contemporaneo. Dopo la conclusione della celebrazione, Mons. Paolo Rigon ha spiegato ai fedeli la tradizione legata alle reliquie del Battista e il loro arrivo a Genova. Quindi, le ceneri sono state esposte per la venerazione.
Nel pomeriggio migliaia di fedeli si sono radunati in piazza San Lorenzo, davanti alla Cattedrale, per prendere parte alla processione che si è snodata lungo Via San Lorenzo, decorata dai grandi Cristi delle Confraternite, attraverso Piazza Caricamento e quindi il Porto Antico. Qui, come ogni anno, l'Arcivescovo ha mostrato ai fedeli l'urna con le ceneri del Battista e da qui ha benedetto il mare e la città: “Custodisci, o Signore, questa città, per l’intercessione della beata Maria sempre Vergine e San Giovanni Battista, precursore, e di tutti i Santi, per le loro preghiere”.
Alcune pilotine e i rimorchiatori si sono radunati nello specchio acqueo prospiciente il Porto Antico e con il suono delle sirene hanno salutato le parole dell’Arcivescovo e tutti i genovesi intervenuti. 
La processione si è poi snodata nuovamente lungo Via San Lorenzo per concludersi in Cattedrale. L'arca del Battista portata a spalla è giunta in Cattedrale dopo la lunga processione di sacerdoti, consacrati, confratelli e fedeli in processione.
Nell’omelia al termine della processione, il Cardinale ha auspicato che ci sia lavoro per tutti, e ha ringraziato quelle istituzioni che si stanno prodigando per frenare le derive occupazionali e trattenere sul territorio i grandi centri di impiego. 
“Ridimensionare sembra un processo inevitabile nel mondo di oggi, ma perché non si pensa e si provvede per tempo a creare opportunità nuove e diffuse?”, ha domandato l’Arcivescovo.
La seconda parte dell’omelia è stata dedicata alla recente visita di Papa Francesco a Genova. L’Arcivescovo ha voluto approfittare della solennità del Patrono per ringraziare la città, che ha risposto “con dignità e festa”, e tutti coloro che a vario titolo hanno lavorato all’organizzazione.
In conclusione, il Cardinale ha invitato a guardare con fede alle ceneri del Patrono, che non sono cosa morta, ma fonte di luce che rincuora e di energia spirituale che incoraggia.

Francesca Di Palma
 
A questo link l'omelia dell'Arcivescovo nella S. Messa pontificale: http://www.chiesadigenova.it/home_page/arcivescovo/00367492_La_salvezza_delle_anime.html
A questo link l'omelia dell'Arcivescovo dopo la Processione: http://www.chiesadigenova.it/home_page/arcivescovo/00367493_Un_gigante.html
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