Dopo la pandemia, tanti sacerdoti hanno preso parte alla celebrazione della S. Messa Crismale in San Lorenzo.
Nell’omelia, l’Arcivescovo ha condiviso il cammino sinodale che la Chiesa genovese sta compiendo, un cammino comune a tutte le Chiese del mondo, impegnate a declinare le tre parole “partecipazione, comunione e missione” con cui il Pontefice ha delineato il percorso da seguire.
“Siamo insieme in questo cammino, non siamo soli e non siamo gli unici”, ha detto Mons. Tasca.
Se è vero che i numeri non sono tutto, è pur vero che – come indicato dall’Arcivescovo – vale la pena sottolineare che ben 9.000 persone nella Diocesi stanno partecipando a questo cammino sinodale, e circa 200 fra sacerdoti e diaconi hanno condiviso negli incontri zonali, attraverso il metodo “swot”, la riflessione sui punti di forza, di debolezza, sulle opportunità e sulle minacce che il cammino sinodale, attraverso i suoi temi, sottopone oggi all’attenzione della Chiesa.
“Emergono senz’altro entusiasmi e tante attese, desideri e anche perplessità”. Facendo riferimento alla lettera inviata a tutti i sacerdoti dal Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, e da Mons. Lazzaro You Heung Sik, Prefetto della Congregazione per il Clero, Mons. Tasca ha ribadito l’importanza di mettere insieme – oggi – tutti questi sentimenti emersi nelle consultazioni: “Siamo chiamati a lavorare su ciò che è scaturito, dagli entusiasmi alle perplessità”.
Nel pomeriggio in San Lorenzo Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, ha presieduto la S. Messa in Coena Domini: alla lavanda dei piedi un gruppo di persone provenienti dall’Ucraina.
E nel corso della Veglia Pasquale, presieduta da Mons. Marco Doldi, un gruppo di adulti ha ricevuto i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana.