Lunedì 28 febbraio via XX Settembre e piazza De Ferrari sono state illuminate da centinaia di candele accese in un serpentone che si è snodato partendo simbolicamente dalla basilica di Santo Stefano, casa della comunità ucraina, alla piazza simbolo della città di Genova.
La comunità ucraina, per bocca del cappellano padre Vitaliy Tarasenko, ha ringraziato la città di Genova per l’accoglienza e per lo sforzo che in questi giorni ha messo in campo per garantire la sicurezza e l’accoglienza dei profughi. In piazza De Ferrari si sono raccolte circa 1500 persone.
Al momento di preghiera hanno partecipato anche il Vescovo Ausiliare Mons. Nicolò Anselmi, il Coordintore dell’ufficio diocesano Comunità etniche Mons. Piero Pigollo, il sindaco Marco Bucci e il presidente della Regione Giovanni Toti.
Alla fiaccolata, oltre alle istituzioni e ai rappresentati della comunità ucraina, centinaia di cittadini che hanno voluto a loro volta testimoniare la loro vicinanza e la loro solidarietà.
“Stiamo resistendo sia in Ucraina che a Genova. Ci sono tante persone che urlano per la pace. Faccio appello – ha detto padre Vitaliy Tarasenko – a tutti quelli che stanno arrivando: anche se siete senza documenti o green pass non abbiate paura e fatevi avanti. L’accoglienza c’è”.