Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, nei giorni scorsi, su indicazione dell’Arcivescovo, ha inviato una lettera ai Vicari Territoriali in vista di un loro incontro che si terrà in Seminario giovedì 10 Marzo 2022.
I Vicariati sono espressione della Chiesa diocesana che vive ed opera a livello locale; sono costituiti da alcune parrocchie tra loro vicine e sostanzialmente simili a livello ecclesiale e sociale; i vicariati offrono opportunità d’incontro e di fraternità tra sacerdoti, religiosi e diaconi; tra le finalità, attraverso il Consiglio Pastorale Vicariale, coordinano alcune attività quali, ad esempio, la preparazione al matrimonio, la formazione dei catechisti e il sostegno ai parroci nei momenti di difficoltà nell’esercizio del loro ministero; sono raggruppati in zone (attualmente sette) quali luoghi per la formazione del clero, dei religiosi e dei diaconi.
“Si è pensato – ha scritto il Vicario Generale nella sua lettera – soprattutto guardando al futuro, ad una prima ipotesi – su cui riflettere insieme – di eventuale unificazione dei Vicariati. Questa proposta, che dà seguito ad alcune esperienze già in atto, è in vista di un più efficace servizio di evangelizzazione, tiene conto del numero dei sacerdoti, dell’omogeneità dei territori, dell’identità delle parrocchie e vuole favorire una maggiore comunione e collaborazione tra tutti: presbiteri, diaconi, consacrati e laici”.
Attraverso il Vicario Generale, l’Arcivescovo domanda ai Vicari Territoriali di contribuire ad indicare le caratteristiche del Vicario Territoriale e le modalità per la sua scelta (votazione? designazione? altro?).
Ad essi richiama in proposito, (raccomandandone la lettura), la “Lettera al Clero ed alla Diocesi sui Vicariati Foranei” del Cardinale Angelo Bagnasco, scritta nel 2012 e ne ricorda il contenuto: “Il Vicario è a servizio della comunione dei Confratelli del suo Vicariato; a servizio degli incontri di preghiera, formazione, fraternità dei Confratelli del suo Vicariato; a sostegno degli adempimenti ai quali ogni parroco è chiamato, visitando – come dice il Codice di Diritto Canonico – le parrocchie del suo distretto; attento al benessere fisico, morale e spirituale dei Confratelli affinché ognuno abbia la doverosa cura di sé”.
Unitamente a questi impegni, Mons. Doldi ricorda ai Vicari Territoriali “la cura per il buon funzionamento del Consiglio Pastorale Vicariale”.
A questi compiti si può oggi aggiungere quello della cura per il buon funzionamento del Consiglio Pastorale Vicariale; quello delle relazioni con gli altri Vicari che compongono la zona per gli incontri di formazione, la partecipazione dei sacerdoti agli appuntamenti diocesani, l’organizzazione degli eventi parrocchiali – ad esempio feste patronali -, evitando per quanto possibile, sovrapposizioni tra parrocchie vicine, l’opportunità di accogliere nei campi estivi, nei pellegrinaggi, nei corsi di esercizi spirituali, etc. i partecipanti di altre parrocchie che non sono in grado di organizzare questi eventi.
La lettera del Vicario Generale si conclude con la richiesta di coinvolgere, attraverso il Consiglio Pastorale Vicariale, i presbiteri, i diaconi, i consacrati e i laici del Vicariato per valutare la prima bozza di una proposta – già inviata ai Vicari Territoriali – circa l’unione e l’armonizzazione dei 27 Vicariati, le caratteristiche richieste a chi svolge il compito di Vicario e le modalità più opportune per la sua scelta.