Nella mattinata di giovedì 23 dicembre, nel Salone dell’Episcopio, Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, ha incontrato gli operatori della comunicazione genovese per rivolgere alla città il consueto messaggio di auguri natalizi.
“Io credo che la sfida dell’emergenza casa sia quella più urgente e più grande, a cui Chiesa e Istituzioni sono chiamati a provvedere insieme”: l’emergenza abitativa, che si genera a seguito della perdita del lavoro, è quella che più preoccupa l’Arcivescovo, e che deve essere posta all’attenzione immediata della società e del mondo ecclesiale.
La pandemia che perdura, con le conseguenze che comporta, rende per molti ancora più difficile e faticoso “portare avanti il quotidiano”. Raccontando di una recente visita ad un Centro di Ascolto Vicariale, Mons. Tasca ha ricordato l’incontro con un uomo che, impossibilitato a provvedere al pagamento delle bollette del gas, ritirava solo cibi in scatola e alimenti che non necessitavano di essere cucinati: “Nel 2021 questo non è ammissibile. Questo incontro mi ha colpito e affondato. Come è possibile che oggi un uomo non possa cucinarsi un piatto di pasta perchè non può pagare il gas?”.
Se le notizie relative all’aumento del Pil – ha detto l’Arcivescovo – per certi aspetti confortano e inducono all’ottimismo, queste situazioni di disagio e povertà non accennano a diminiure, e devono suscitare una domanda: “Come possiamo darci una mano?”. “Noi Cristiani viviamo il Natale ricordandoci che il Signore ci viene incontro: tutti perciò siamo chiamati a rispondere a queste situazioni così sfidanti e difficili, di fronte a cui non si può soprassedere, andando incontro a chi ha bisogno”.
Genova – ha detto Mons. Tasca – è una città particolare, gravata sempre più dalla crisi demografica: “Un bambino ogni otto anziani. Questo dicono le ricerche, e questo ci deve interrogare. Quanto sarà sostenibile una realtà del genere?”. In altri Paesi lo Stato provvede con aiuti specifici, e i risultati si vedono. “Il vostro aiuto come operatori dei mass-media – ha detto l’Arcivescovo – è fondamentale, nel segnalare e affrontare queste tematiche, per tentare di dare delle risposte”.
“Il tema del lavoro è centrale nella nostra città e nel nostro Paese. Un must che dobbiamo tenere presente è quello di conservare e creare nuovi posti di lavoro: questo è un servizio per la Città e per la Chiesa”.
Dall’Arcivescovo anche un accorato appello a che nessuno resti indietro: “Oggi si parla molto di Pnrr. Grazie a Dio avremo tanti aiuti e tante possibilità. A me piacerebbe che questo formidabile strumento fosse coniugato con la necessità che nessuno resti indietro, altrimenti non si agisce per il bene comune”.
Infine, l’Arcivescovo ha formulato gli auguri alla Città: “Anche io, sempre di più, conosco e apprezzo Genova, le sue persone, la comunità cristiana, le istituzioni. Auguro pace e concordia, affinchè nessuno rimanga indietro, escluso, scartato e rifiutato e ci sia veramente autentico sviluppo per tutti“.
“Facendovi gli auguri, chiedo come Grazia che possiamo sempre sentire la gioia di camminare insieme. Buon Natale, e auguri!”.