La comunità del Seminario in cammino con la Diocesi

I seminaristi con il Rettore e il Vice Rettore stanno incontrando le comunità parrocchiali

Cercando di mettere in pratica la parola Sinodo, i seminaristi di Genova, con rettore e vice rettore hanno iniziato a “camminare insieme” alla Diocesi, ponendosi naturalmente loro per primi in cammino.

Terminate al venerdì le sudate carte degli studi, nei fine settimana hanno iniziato a incontrare le realtà più disparate della diocesi.

Il 14 novembre sono andati a celebrare l’Eucarestia nella periferia montana più a nord della nostra diocesi, nelle parrocchie di Mongiardino Ligure in Val Borbera e di Clavarezza in Valbrevenna. Realtà forse piccole numericamente ma assai ricche di storia, di incontri, di arte. Don Tino Firpo, amministratore delle parrocchie è stato con i seminaristi, raccontando la sua vita da eremita e iconografo; l’incontro con le due comunità eucaristiche è stato molto bello, semplice. Si respirava la presenza di Mons Carlo Canepa dedito a queste piccole realtà di montagna ai margini della diocesi. E a sorpresa anche l’accoglienza del sindaco della Valbrevenna Michele Brassesco che presente alla messa ha poi voluto incoraggiare i seminaristi ricordando loro l’importanza delle nostre valli. La giornata ha visto anche la visita a realtà produttive agricole di piccoli imprenditori liguri a cui il seminario attinge a piene mani fedele all’imput del chilometro zero e della cura della terra che ci viene dalla Laudato Sii. Dal produttore al consumatore è diventato così realtà. Piccole riflessioni sul cibo e sulla terra che fanno bene alla pastorale dei seminaristi.

Dal 26 al 28 novembre i seminaristi hanno invece camminato col Vicariato di San Fruttuoso, complice un seminarista appena entrato in propedeutica che ha funzionato da testa di ponte e il vulcanico Don Campanella Alessandro, vicario, che ha saputo coinvolgere le comunità locali, spendendosi in prima persona con i seminaristi, accompagnandoli fisicamente in ogni incontro. Il Venerdì sera al Redentore incontro con giovani e giovanissimi, (Redentore, San Futtuoso, Cottolengo) condividendo esperienze e “sogni” come Papa Francesco aveva ricordato la domenica prima alla GMG. Al sabato, dopo lauta colazione offerta dalla Società Operaia Cattolica di Piazza Martinez, di il rosario recitato nelle creuse che salgono al Monte, realtà dei minori francescani dove si è potuto respirare spiritualità francescana ma anche la criticità di mantenere un luogo aperto in carenza di vocazioni. La discesa è stata rapida verso le suore Francescane Capuccine di salita del Monte che ci hanno ospitato a pranzo; un momento bellissimo dove abbiamo respirato aria missionaria, allegria, e una convivialità fantastica grazie a Madre Consolata e a due “ragazzine” Suor Letizia e suor Octavia che ci hanno aperto il cuore con semplici e brevi parole che hanno raccontato l’esperienza derivata da Madre Rosa Bianchi. Realtà genovesi ricchissime e aperte al mondo. Terminato il pranzo decisamente natalizio, i seminaristi alle 14.30 sono partiti a due a due a giocare coi bimbi del vicariato: Redentore, N.S degli Angeli, Santa Sabina, San Fruttuoso fatte di realtà di ACR, di Scout e di GEDA (Gruppo Escursionisti Degli Angeli) Si scoprono realtà vive, realtà che mostrano la presenza diffusa della Chiesa, la fantasia educativa dei parroci e educatori. Una vera gioia. Alle messe prefestive i seminaristi hanno reso testimonianza e pregato insieme alle comunità. La domenica infine si sono aggiunte Santa Fede e 10.000 martiri Crocifissi nella testimonianza che i seminaristi hanno portato alle messe domenicali in ogni parrocchia del vicariato, celebrando anche a San Fruttuoso il battesimo di Samuele Chiappori insieme alla comunità, ai bimbi del catechismo, ai chierichetti. L’azione cattolica di San Fruttuoso nella Presidenza ha offerto il pranzo. Approfittiamo a commento di questo per dire che ogni cosa è stata fatta seguendo scrupolosamente le norma anticovid; pasto veicolato, tavolini distanziati, green pass per tutti. Nel pomeriggio visita alla casa di riposo delle suore di Sant’Agata Vittoria Giorni. Non siamo entrati ma attraverso le finestre abbiamo pregato insieme e regalato un piccolo presepe agli ospiti. Dopo di che, adorazione eucaristica e vespri insieme a tutte le religiose del vicariato.

Giornate intense, “pastorali” seminaristi stanchi ma felici? Chiedete a loro! Il rettore e il vice sì, contenti!

La prima domenica del mese si riposa (per modo di dire con la gioiosa levataccia protesa alla Guardia) ma poi si riprende. Chi volesse approfittare… altrimenti arriviamo a sorpresa!

Don Fully Doragrossa
Rettore del Seminario Arcivescovile

 

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