Il tema dell’evangelizzazione al centro della riunione del Consiglio Pastorale diocesano

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Venerdì 28 maggio, dopo il lungo periodo di lockdown che ha costretto a svolgere le riunioni a distanza, il Consiglio Pastorale diocesano si è nuovamente riunito in presenza.

La sala Quadrivium ha accolto i componenti del Consiglio che, dopo la recita dei Vespri e la presentazione da parte dell’Arcivescovo Padre Marco Tasca, che ha presieduto l’incontro, dei tre nuovi Vicari Episcopali, Don Gianfranco Calabrese, don Gianni Grondona, don Andrea Parodi, hanno ascoltato l’introduzione di Mons. Doldi.

Il Vicario Generale, ricordando quanto svolto nei due precedenti incontri di novembre 2020 e febbraio 2021, ha ringraziato per le riflessioni offerte e sollecitato a effettuare un passo in avanti rispetto ad esse. Considerando che “il tempo in cui viviamo è sempre tempo di Dio e quindi tempo di grazia” ha esortato a non essere pessimisti ma cogliere cosa si può fare di bene andando oltre l’esistente. Deve essere un di più derivante da due indicazioni della Chiesa contemporanea: l’invito ad “essere missionari” e alla “comunione ecclesiale”.

Citando l’Evangeli Gaudium ha ricordato come la dimensione missionaria è la dimensione principale da vivere nei nostri ambienti, “noi ci siamo per essere missionari”, questo ci apre strade nuove, ci spinge a lasciare la “casa sicura” per essere evangelizzatori.

La seconda sollecitazione da seguire è quella della comunione ecclesiale. “Uscire non significa trascurare la casa” ma occorre abitarla in modo nuovo cioè secondo la prospettiva della comunione e secondo il cammino sinodale, ovvero “non fare le cose da soli”. Davanti al mondo non ha valore la nostra efficienza ma la nostra unità, come noi agiamo. Nella Chiesa “è meglio un passo fatto insieme che cinque o sei fatti da soli” e camminare insieme è il modo di essere in sintonia con la Chiesa italiana.  indicate queste due sollecitazioni la domanda a cui il Consiglio è stato chiamato a rispondere è stata: come essere missionari e come camminare insieme nella sinodalità?

E’ seguito un vivace dibattito che ha visto alternarsi al microfono molti (ventuno) componenti del consiglio che riportando esperienze vissute di vicariato, di parrocchia, associativi, di ambienti pastorali o proponendo modi e tempi di iniziative da favorire ed attuarsi in futuro hanno cercato di individuare una risposta al quesito.

Dopo un brevissimo intervento dei tre nuovi Vicari Episcopali l’Arcivescovo ha concluso ringraziando per la presenza e la partecipazione dando il compito fino al prossimo incontro di pregare su quanto ascoltato, lasciando che il Signore ci indichi la strada da seguire per servire la Chiesa che è in Genova.

 

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