S. Messa per il personale della Curia in occasione del S. Natale. L’Arcivescovo: «Cresciamo nel ‘gioco di squadra’ per essere una comunità che vuole servire insieme»

“Il vostro lavoro è una chiamata a servire la Chiesa che è in Genova. La presenza di ciascuno presso gli Uffici della Curia non è mai casuale, ma semmai deriva dalla Provvidenza. Si tratta certamente di un lavoro con tutte le sue regole e modalità, ma caratterizzato dallo stile del servizio, perché ciascuno risponde a una chiamata del Signore”. Così l’Arcivescovo si è rivolto al personale e ai volontari degli Uffici di Curia nella tradizionale S. Messa di Natale celebrata quest’anno in Cattedrale. A concelebrare Mons. Anselmi, Vescovo Ausiliare, Mons. Marco Doldi, Vicario Generale e i sacerdoti responsabili e collaboratori degli Uffici di Curia.

“È importante – ha detto l’Arcivescovo – vivere il servizio come lo vuole il Signore, non come lo vogliamo noi e il Vangelo ci insegna che è anche lo stile con cui Maria ha risposto alla chiamata del Signore”.

Facendo infatti riferimento al Vangelo del giorno, Mons. Tasca ha sottolineato lo stile dell’atteggiamento di Maria: “Maria si alzò e andò in fretta”. Maria incinta, infatti, si incamminò per andare a trovare la cugina Elisabetta, anche lei in attesa di un bambino, in una regione montuosa.

L’Arcivescovo ha invitato a cogliere il senso di questi due verbi per caratterizzare il proprio servizio. Il fatto che Maria si rechi in una regione montuosa indica che non manca per lei la fatica. Il suo stile è quello dell’attenzione all’altro sempre e deve caratterizzare anche lo stile di tutti coloro che lavorano e sono volontari in Curia. E anche quando si incontrano, il primo gesto che nasce tra Maria e Elisabetta è quello di un’attenzione specifica alla relazione. “Possiamo sempre crescere nell’attenzione alla relazione – ha detto Mons. Tasca -, perché la Curia sia un ambiente di incontro e di attenzione all’altro. Alla base del vostro servizio c’è la vita di fede, ovviamente c’è anche il discorso della competenza che però non basta. La competenza non ci unisce, lo fa soltanto la nostra fede. Ci incontriamo ogni giorno per rispondere a una chiamata con lo stile di Maria, avendo a cuore il cammino di fede delle persone che incontro ogni giorno”.

L’Arcivescovo ha infine rivolto al personale e i volontari di Curia un invito a crescere su due punti: crescere nel ‘gioco di squadra’ per essere una comunità che vuole servire insieme. È necessario sentirsi parte di una ‘squadra’ che guarda verso gli stessi obiettivi. Inoltre, l’attenzione alla sussidiarietà, ovvero sentire che nel proprio piccolo ciascuno deve portare avanti le proprie responsabilità.

“Chiediamo al Signore la grazia di fare servizio come lui vuole; Lui cammina con noi anche oggi in questa situazione così difficile e complessa” – ha concluso Mons. Tasca.

L’OMELIA DELL’ARCIVESCOVO

condividi su