Indirizzo di saluto al Capitolo Metropolitano e al Popolo di Dio

Discorso pronunciato per l'ingresso in Cattedrale
12-07-2020

Indirizzo di saluto dell’Arcivescovo Marco

al Capitolo Metropolitano e al popolo di Dio

Cattedrale di San Lorenzo

Domenica, 12 luglio 2020

Carissimi fratelli presbiteri, membri del Capitolo Metropolitano,

Amati fratelli e sorelle,

Il Signore vi dia pace!

Con viva gioia e grande emozione ho varcato la soglia di questa splendida nostra chiesa cattedrale, segno visibile e tangibile dell’unità della famiglia diocesana di cui tutti formiamo parte, che ha le sue fondamenta nell’Agnello immolato e risorto per noi.

Il ministero episcopale che mi è stato affidato e che mi accingo a compiere con voi e per voi si può riassumere in un concetto fondamentale: la testimonianza. È la stessa Parola di Dio che ce lo insegna, quando, raccontando dell’elezione di Mattia nel collegio apostolico, dichiara per bocca dell’apostolo Pietro: «Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione» (At 1,21-22). Il compito precipuo del vescovo in quanto successore degli apostoli è, dunque, quello di essere testimone del Risorto per e nella comunità a lui affidata. Questo, carissimi fratelli e sorelle, è il mio unico programma e piano pastorale: condurvi a Gesù risorto, cercando di fare della nostra chiesa di Genova un’epifania del volto del Padre misericordioso per gli uomini del nostro tempo.

Trovo provvidenziale che il tema della testimonianza riecheggi nella vita e nell’esperienza dei due Santi cui questa chiesa cattedrale è profondamente legata, entrambi testimoni, martyres: San Giovanni Battista e San Lorenzo. Del Battista, che fu il primo testimone e precursore di Gesù fin dal ventre di sua madre, proprio qui conserviamo l’insigne reliquia delle ceneri, che ho poc’anzi venerato. Lorenzo, che rese testimonianza al Signore mediante la diaconia della carità al servizio dei fratelli, giungendo fino al dono supremo della propria vita a motivo del nome cristiano, è il titolare della nostra chiesa cattedrale.

Colgo in questa duplice e preclara presenza martiriale un appello pressante alla nostra comunità diocesana: tutti, ciascuno secondo i carismi e le responsabilità ricevute, siamo chiamati ad accogliere l’invito ad essere testimoni della risurrezione di Gesù, affinché il mondo creda in Colui che, solo, è capace di far passare dalla morte alla vita.

            Ci aiuti Maria, Madre del Risorto e della Chiesa, patrona di Genova, a vivere quotidianamente il vangelo in piena fedeltà al Figlio suo diletto.

+ Padre Marco

Arcivescovo

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