È stato inaugurato il tradizionale presepe di Regione Liguria, allestito come lo scorso anno accanto all’ingresso principale della sede di piazza De Ferrari, al piano terra, protetto da un vetro, in modo da risultare visibile dall’esterno da tutti. Il presepe è stato benedetto dall’arcivescovo di Genova Marco Tasca, accompagnato dal presidente della Regione Giovanni Toti, dal sindaco di Genova Marco Bucci, dall’assessore alla Cultura Ilaria Cavo.
Per queste festività natalizie è stato scelto il Presepe della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Staglieno, oggetto di un accurato lavoro di recupero condotto dal Laboratorio di Restauro della Regione Liguria.
Il Presepe della Chiesa di San Bartolomeo ogni anno viene realizzato dalla omonima Confraternita all’interno dell’oratorio, situato accanto alla chiesa lungo il percorso dell’Acquedotto storico, nei pressi dello spettacolare ponte sifone sul Veilino.
Molte delle figure in legno della composizione provengono dalla bottega di Pasquale Navone (Genova 1746-1791), allievo di Anton Maria Maragliano, il più celebre esponente della scultura lignea tardo barocca in Liguria.
Il Presepe della Chiesa di San Bartolomeo è composto da due nuclei: il più antico e prezioso, attribuito appunto al Navone; il secondo, che comprende i personaggi della Natività, è attribuito a un anonimo scultore attivo nei primi anni dell’Ottocento.
La scenografia che accompagna le figure in esposizione è stata realizzata con la collaborazione di allievi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti diretti da Giulio Sommariva, Conservatore del Museo dell’Accademia.
Da segnalare, fra le altre, la figura del mendicante con indosso pantaloni di tessuto jeans. Il presepe di Regione Liguria, come detto, rappresenta la scena della Natività, mentre quello allestito dal Comune di Genova riproduce la presentazione di Gesù al Tempio e la fuga in Egitto, creando una continuità tra i due allestimenti.
“Oggi inauguriamo un presepe che ricorda la nostra storia ma che fa parte anche del nostro presente – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – in questo Natale dove fortunatamente ricominciamo, seppure con qualche prudenza, a rivivere i riti sociali, cristiani e laici, tipici di questa festa fondante per la nostra civiltà, che l’anno scorso sono mancati a tutti noi. Abbiamo voluto proseguire con la tradizione di allestire questo presepe nel loggiato del palazzo della Regione, il palazzo dei poteri civili e democratici: credo sia un segno dell’intreccio di tutto quello che la nostra cultura ha prodotto”.
“Anche Genova e la Liguria hanno un’antica tradizione legata al presepe, è bello che questa riesca a rinnovarsi ancora ogni anno – aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci – Un grande esempio di arte e cultura proprie della nostra terra: è bello ritrovarsi ogni anno a inaugurare una nuova rappresentazione negli spazi della Regione Liguria, così come altrettanto emozionante sarà girare durante il periodo delle festività natalizie per le tante chiese della nostra città che allestiscono presepi unici”
“Sono molto contento – aggiunge l’arcivescovo di Genova Marco Tasca – di essere qui a benedire questa opera d’arte. Gli artisti che mettono assieme fede e arte mi hanno sempre affascinato: si tratta di un connubio che ha dato al mondo opere bellissime. Ho avuto la fortuna di accedere al laboratorio di restauro, e vedere queste persone che lavoravano con grande passione: voglio ringraziarle, come voglio ringraziare tutte le parrocchie e confraternite che custodiscono queste bellezze”.
“Dietro la magia di questo presepe c’è stato un gran lavoro del laboratorio di Regione, ma anche di un intagliatore per il ripristino di alcune parti delle statuine e di una restauratrice per il recupero degli abiti settecenteschi – conclude l’assessore alla Cultura Ilaria Cavo – Il valore dell’intervento di Regione Liguria è duplice: rendere fruibile a tutta la città questa natività del ‘700 nel corso delle feste natalizie per poi restituirla, valorizzata e restaurata, alla Confraternita di San Bartolomeo che ha avuto la volontà di prestarcela”.