Nella mattina di sabato 12 marzo 2022 al Santuario di N. S. della Guardia si è svolta la seconda Assemblea Diocesana per il cammino sinodale per rispondere all’iniziativa mondiale di Papa Francesco.
La diocesi si sta interrogando su varie tematiche ispirate dall’Esortazione Apostoica del Santo Padre “Evangelii Gaudium sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale; molti gruppi e parrocchie hanno promosso iniziative d’ascolto e dialogo per essere protagonisti del cammino verso una Chiesa Sinodale.
All’Assemblea, alla quale era presente l’Arcivescovo, sono stati convocati il Consiglio Presbiterale, i Vicari Territoriali, il Consiglio Pastorale Diocesano e la Consulta delle Aggregazioni Laicali.
I lavori sono iniziati dopo la celebrazione della S. Messa presieduta nel santuario da P. Marco Tasca.
L’Assemblea si è riunita nel salone “del Caminetto” dove Angela Testi Torre, delegata diocesana per il Sinodo ha dato relazione dal lavoro finora svolto in diocesi.
La relatrice dell’equipe ha innanzi tutto ricordato che benché le diocesi sono chiamate a dare una prima relazione alla Conferenza Episcopale del lavoro di consultazione entro il mese di aprile, tuttavia l’impegno dell’ascolto non è terminato, anzi si spera che possa crescere coinvolgendo molte altre realtà e persone.
Il metodo scelto per l’analisi degli argomenti “SWOT” è stato giudicato positivamente dai partecipanti ai gruppi e si nota un evidente desiderio di continuare in questa direzione.
Dalle relazioni trasmesse all’equipe da parte dei referenti parrocchiali e vicariali si nota come siano pochi i cosiddetti “esterni” che hanno partecipato a questa analisi. Appare opportuno, considerando l’esperienza di alcune parrocchie, coinvolgere sia i genitori che i ragazzi del catechismo.
È bene inoltra, che ai gruppi che si sono interrogati sulle varie tematiche – ha suggerito la prof. Torre – venga restituita una risposta, per avviare un dialogo fruttuoso e favorire l’impegno concreto e attivo.
I numeri dal lavoro svolto nei primi mesi di attività sono indicativi sia dell’impegno profuso nonostante la difficoltà di incontrarsi in tempo di pandemia da Covid, sia di quanto ancora si debba e si possa fare per contribuire attivamente al cammino sinodale.
I gruppi coinvolti sono finora stati i seguenti: il Consiglio presbiterale e vicariale, i sacerdoti nelle zone pastorali, i Referenti vicariali, il Consiglio Pastorale diocesano, la Consulta delle Aggregazioni Laicali, singole aggregazioni, movimenti, associazioni, parrocchie e gruppi parrocchiali, la Curia e gli Uffici diocesani, l’Ufficio catechistico e i catechisti vicariali, l’Ufficio scuola (studenti con professori di religione), l’Ufficio università, i diaconi e loro mogli, la vita consacrata, per un totale di 505 focus e 5.678 persone coinvolte (dati aggiornati al 12 marzo 2022 e in continua crescita). Inoltre su 277 parrocchie della diocesi in 86 di esse si sono organizzati focus per un totale di 281 incontri. La percentuale delle parrocchie aderenti è stata finora del 31%.
Dopo la fase d’ascolto – ha spiegato la relatrice – è stato avviato un processo di discernimento per poi avviare l’impegno concreto.
Le linee d’impego avviate corrispondono ai tre gruppi convocati in Assemblea alla Guardia chiamati a fare insieme un passo avanti e confrontarsi su questi interrogativi: che cosa ci sta chiedendo lo Spirito? Quali sono le prospettive di cambiamento? Quali i passi da compiere? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa locale?
I membri del Consiglio Pastorale Diocesano dopo avere recepito le indicazioni dell’equipe diocesana sui punti di forza e debolezza emersi, hanno lavorato alla luce degli incontri del 6 novembre 2021 e del 5 febbraio in un’ottica di programmazione e in piccoli gruppi sui seguenti temi: celebrazioni (partecipazione e ruolo dei laici), chiese aperte (migranti, oratori), comunicazione, formazione, temi caldi (donna, divorziati, omosessuali, eutanasia…). Alla Guardia il CPD ha portato avanti il lavoro iniziato e al termine dell’incontro ha presentato i risultati della riflessione.
In particolare il CPD ha constatato come, grazie all’iniziativa sinodale, ora nelle comunità si lavora di più; è emersa la necessità di semplificare il linguaggio ecclesiale perché esso appare come “troppo da iniziati”.
È anche urgente educare le comunità alla contemplazione, all’ascolto e al dialogo, promuovendo i Consigli Pastorali parrocchiali e vicariali che in alcune comunità risultano inesistenti; è infatti necessario agire come comunità per invitare a essere comunità.
La Consulta delle Aggregazioni Laicali negli incontri del 6 novembre 2021 e del 19 febbraio ha proposto la realizzazione di una rete delle Associazioni, il rafforzamento della collaborazione tra Associazioni e con parrocchie e vicariati e il potenziamento della formazione spirituale. Le Associazioni si è notato che sono in se stesse un punto di forza per la comunità cristiana, un valido strumento per poter raggiungere e dialogare con i cosiddetti “esterni” al fine di progettare attività insieme. I rappresentanti del CDAL si sono divisi in cinque gruppi di studio per proporre azioni nei seguenti ambiti: lavoro, formazione e scuola, servizio alla vita, carità e preghiera.
Al termine dell’incontro i cinque gruppi hanno presentato progetti concreti da realizza a breve termine.
Il gruppo Lavoro si attiverà per fare l’analisi della situazione e dare soluzioni concrete circa la formazione e l’offerta di lavoro partendo dalle associazioni cattoliche del settore (Ucid, Cif, S.o.c., Api-Colf, Giuristi cattolici…); il gruppo per la vita, si attiva per promuovere momenti di preghiera e realizzare progetti, già in atto, che coinvolgano giovani, associazioni, famiglie e valorizzare la festa dell’Annunciazione del 25 marzo con iniziative che coinvolgano anche gli enti pubblici; il gruppo per la scuola si attiva per realizzare una piattaforma aperta a tutte le realtà educative che consenta di scambiare in rete spazi ed esperienze di formazione; anche per il servizio della carità è stata proposta una rete di informazione e collaborazione che abbia come destinatari vari soggetti in difficoltà e che parta dalla collaborazione tra servizi già operativi, parrocchiali, ecclesiali in genere e laici; il gruppo per la preghiera si è impegnato a promuovere momenti di preghiera tra confessioni cristiane in stile ecumenico, coinvolgendo in modo particolare i cappellani del lavoro, di ospedali e di situazioni di fragilità.
Il Consiglio Episcopale, il Consiglio Presbiterale e i Vicari Territoriali si sono confrontati alla luce dei tanti incontri avvenuti nella diocesi dai quali sono emersi punti di forza e di debolezza su temi legati all’accoglienza, alla comunità, all’ascolto delle persone nelle parrocchie, al bisogno d’interiorità, alla tendenza al clericalismo, l’attenzione ai giovani e all’iperattivismo. I sacerdoti, guidati dall’Arcivescovo, hanno insieme cercato di rispondere alle seguenti questioni: come aiutare chi fa fatica? Come collaborare tra parrocchie e vicariati? È possibile organizzare momenti di preghiera e di formazione che coinvolgano tutti? Come valorizzare gli organi di partecipazione laicale e i vicepresidenti dei CPP e CPV? Come impiegare i referenti del cammino sinodale?
Al termine della mattinata di lavori Don Gianni Grondona, Vicario episcopale per la Sinodalità ha rivolto parole di ringraziamento per il lavoro professionale dell’equipe e dei vari gruppi protagonisti della giornata.
Mons. Tasca ha concluso i lavori incoraggiando tutti: «Andiamo avanti. Qualche percorso si sta delineando, non spaventiamoci di fronte a nulla, continuiamo ad ascoltare lo Spirito e la Parola di Dio. Grazie!».
Con la preghiera dell’Angelus l’Assemblea è stata sciolta.
Fernando Primerano